FREE CARD NEVER PAY
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FREE CARD NEVER PAY
Strategia: Il Peccato Mortale del Poker - Concedere una Free Card
DEDICATO A MORGAN
07-11-15
Stuart Rutter
"Io avevo una coppia di assi e al flop hanno girato AJ2, poi un 8, poi un 3. Non posso credere abbia giocato sino al river con 45. Scommetto che questo poker su internet è truccato."
Questo potrebbe sembrare famigliare a molti come racconto dell'ennesima bad beat subita in un torneo. Una mano sfortunata davvero, ma prima di prendercela troppo con l'uomo che ha spezzato i nostri assi, dobbiamo conoscere le informazioni mancanti nella storia. Ha forse il perdente commesso il peccato mortale – ha forse concesso una free card o ha permesso di giocare a poco prezzo?
L'idea di concedere una free card si estende oltre l'ovvio ad ogni situazione nella quale siete in vantaggio e non riuscite a puntare il giusto importo o a rilanciare in modo appropriato. Alcune di queste situazioni non possono talvolta essere evitate, dato che potreste essere in vantaggio ma con una mano realmente marginale, ma anche in queste mani, avete tecnicamente commesso un errore pokeristico. In termini tecnici, avete concesso una carta gratuita o quasi quando l'ammontare della vostra puntata è basso abbastanza da far sì che l'altro giocatore ottenga le giuste odds per continuare a giocare il proprio progetto.
Perché è un tale peccato?
In parole povere, potete vedere una mano di poker come una serie di puntate tra voi ed il vostro avversario. Proprio come voi dovete scegliere quali scommesse accettare, siete voi a dover offrire scommesse al vostro avversario che siano a vostro favore non in suo. La teoria è questa:
Se fate una puntata che non offre al vostro avversario odds per un call, vincete in uno di questi due modi: o lui passa e vi lascia il piatto oppure vede senza avere le odds corrette per farlo con tutti gli aspetti negativi che ne conseguono.
Come i giocatori offrono free cards, e come posso evitare di farlo io?
• Un errore molto commune si ha quando un giocatore realizza al flop un punto molto forte e non riesce a puntare in modo corretto. Ci sono ovviamente situazioni nelle quali funziona bene lo slow-play. In questi casi il vostro avversario potrebbe puntare e restare intrappolato ma la vostra mano deve essere così grande da poter concedere una freecard senza alcun rischio. In generale, comunque, è corretto puntare queste grosse mani in modo corretto. Questo vi protegge da tutti i possibili progetti che il vostro avversario potrebbe avere e dal pericolo insito nel non sapere a quale progetto lui stia mirando.
• Ricordate che anche quando chiudete al flop un punto forte come un tris ci sono sempre possibili progetti che potrebbero ancora battervi. Anche con un tris di assi e una board che da A87 con due picche, qualsiasi mano con due picche o qualsiasi J10, J9, 109, 106, 96, 95, 65, 64 o 54 sono ad una sola free card dal sorpasso per la vittoria.
• A dire il vero, una regola veramente buona per migliorarsi è di non giocare mai in slow play qualsiasi mano nella quale ci sono due carte dello stesso seme sul tavolo – è semplicemente troppo pericoloso.
• La principale ragione per puntare correttamente la propria mano è ovviamente quella di avere più denaro sul piatto. E' sempre così fastidioso chiudere al flop un grosso punto e perdere gli avversari per aver puntato inducendoli subito a passare. Ciò nonostante puntare forte sin dall'inizio vi da la possibilità di vincere un piatto enorme quando qualcuno chiama le vostre puntate tanto che sul lungo periodo vale il rischio di perdere subito tutti gli avversari perché le loro puntate mancate saranno rimborsate da quell'unico enorme piatto.
• Ritornando all'esempio in cui chiudiamo al flop un tris di assi con board AJ2. Il nostro avversario ha un 45 per un progetto di scala ad incastro. In questa situazione non si può trarre alcun vantaggio da piccole puntate contro il nostro avversario che non ha nulla più di un progetto. La sola giocata corretta consiste nel puntare una cifra che non si possa chiamare con un gutshot.
• Le occasioni più ingannevoli che possono indurre a concedere una free card si hanno quando siete in testa ma con una mano realmente marginale. Una delle doti dei giocatori esperti è il saper riconoscere queste situazioni riuscendo a negare all'avevrsario l'occasione di rimontare il piccolo svantaggio.
• Una tecnica molto valida in questo caso consiste nel bluffare contro il vostro avversario con grosse puntate che lo facciano desistere dal giocare il progetto. Un esempio potrebbe essere quando avete AK su una board con Q92. Una grossa puntata non solo vi assicurerebbe il piatto se il vostro avversario ha una mano debole, ma potrebbe tranquillamente indurlo a passare una piccola pocket pair, o una coppia sul tavolo.
Ricevere una Free Card
Ovviamente, se rovesciamo la situazione assegnando a noi il progetto di punto, avremmo tutto l'interesse a ricevere una carta a poco prezzo o magari gratis. Per fare ciò alcuni giocatori usano questa tecnica:
• Se siete in posizione (ultimi ad agire) con un buon progetto, rilanciate la puntata del vostro avversario al flop. Nella migliore delle occasioni passerà qui, ma se vede e poi fa check al turn, voi potete fare check a turno ed ottenere la free card.
Ovviamente, questa è una giocata molto rischiosa. Se al flop il vostro avversario dovesse rilanciare ulteriormente, otterreste l'effetto opposto trovandovi in ua situazione molto costosa. Questa mossa è meglio riservarla per quelle occasioni in cui ritenete l'avversario abbia una mano abbastanza scarsa da poterla passare o comunque tanto marginale che un rilancio lo possa indurre a rallentare il gioco.
Un Tell
C'è una commune tecnica che potreste osservare in un giocatore durante una gara dal vivo se sta cercando una free card. Inizierà a prendere in mano un bel po' delle proprie chips quando è il vostro turno nel tentativo di indurvi a non puntare facendovi credere di essere pronto a rilanciare forte se lo farete. State attenti a questo "tell" ed sfuggite alla tentazione di usarlo voi stessi.
[b]
DEDICATO A MORGAN
07-11-15
Stuart Rutter
"Io avevo una coppia di assi e al flop hanno girato AJ2, poi un 8, poi un 3. Non posso credere abbia giocato sino al river con 45. Scommetto che questo poker su internet è truccato."
Questo potrebbe sembrare famigliare a molti come racconto dell'ennesima bad beat subita in un torneo. Una mano sfortunata davvero, ma prima di prendercela troppo con l'uomo che ha spezzato i nostri assi, dobbiamo conoscere le informazioni mancanti nella storia. Ha forse il perdente commesso il peccato mortale – ha forse concesso una free card o ha permesso di giocare a poco prezzo?
L'idea di concedere una free card si estende oltre l'ovvio ad ogni situazione nella quale siete in vantaggio e non riuscite a puntare il giusto importo o a rilanciare in modo appropriato. Alcune di queste situazioni non possono talvolta essere evitate, dato che potreste essere in vantaggio ma con una mano realmente marginale, ma anche in queste mani, avete tecnicamente commesso un errore pokeristico. In termini tecnici, avete concesso una carta gratuita o quasi quando l'ammontare della vostra puntata è basso abbastanza da far sì che l'altro giocatore ottenga le giuste odds per continuare a giocare il proprio progetto.
Perché è un tale peccato?
In parole povere, potete vedere una mano di poker come una serie di puntate tra voi ed il vostro avversario. Proprio come voi dovete scegliere quali scommesse accettare, siete voi a dover offrire scommesse al vostro avversario che siano a vostro favore non in suo. La teoria è questa:
Se fate una puntata che non offre al vostro avversario odds per un call, vincete in uno di questi due modi: o lui passa e vi lascia il piatto oppure vede senza avere le odds corrette per farlo con tutti gli aspetti negativi che ne conseguono.
Come i giocatori offrono free cards, e come posso evitare di farlo io?
• Un errore molto commune si ha quando un giocatore realizza al flop un punto molto forte e non riesce a puntare in modo corretto. Ci sono ovviamente situazioni nelle quali funziona bene lo slow-play. In questi casi il vostro avversario potrebbe puntare e restare intrappolato ma la vostra mano deve essere così grande da poter concedere una freecard senza alcun rischio. In generale, comunque, è corretto puntare queste grosse mani in modo corretto. Questo vi protegge da tutti i possibili progetti che il vostro avversario potrebbe avere e dal pericolo insito nel non sapere a quale progetto lui stia mirando.
• Ricordate che anche quando chiudete al flop un punto forte come un tris ci sono sempre possibili progetti che potrebbero ancora battervi. Anche con un tris di assi e una board che da A87 con due picche, qualsiasi mano con due picche o qualsiasi J10, J9, 109, 106, 96, 95, 65, 64 o 54 sono ad una sola free card dal sorpasso per la vittoria.
• A dire il vero, una regola veramente buona per migliorarsi è di non giocare mai in slow play qualsiasi mano nella quale ci sono due carte dello stesso seme sul tavolo – è semplicemente troppo pericoloso.
• La principale ragione per puntare correttamente la propria mano è ovviamente quella di avere più denaro sul piatto. E' sempre così fastidioso chiudere al flop un grosso punto e perdere gli avversari per aver puntato inducendoli subito a passare. Ciò nonostante puntare forte sin dall'inizio vi da la possibilità di vincere un piatto enorme quando qualcuno chiama le vostre puntate tanto che sul lungo periodo vale il rischio di perdere subito tutti gli avversari perché le loro puntate mancate saranno rimborsate da quell'unico enorme piatto.
• Ritornando all'esempio in cui chiudiamo al flop un tris di assi con board AJ2. Il nostro avversario ha un 45 per un progetto di scala ad incastro. In questa situazione non si può trarre alcun vantaggio da piccole puntate contro il nostro avversario che non ha nulla più di un progetto. La sola giocata corretta consiste nel puntare una cifra che non si possa chiamare con un gutshot.
• Le occasioni più ingannevoli che possono indurre a concedere una free card si hanno quando siete in testa ma con una mano realmente marginale. Una delle doti dei giocatori esperti è il saper riconoscere queste situazioni riuscendo a negare all'avevrsario l'occasione di rimontare il piccolo svantaggio.
• Una tecnica molto valida in questo caso consiste nel bluffare contro il vostro avversario con grosse puntate che lo facciano desistere dal giocare il progetto. Un esempio potrebbe essere quando avete AK su una board con Q92. Una grossa puntata non solo vi assicurerebbe il piatto se il vostro avversario ha una mano debole, ma potrebbe tranquillamente indurlo a passare una piccola pocket pair, o una coppia sul tavolo.
Ricevere una Free Card
Ovviamente, se rovesciamo la situazione assegnando a noi il progetto di punto, avremmo tutto l'interesse a ricevere una carta a poco prezzo o magari gratis. Per fare ciò alcuni giocatori usano questa tecnica:
• Se siete in posizione (ultimi ad agire) con un buon progetto, rilanciate la puntata del vostro avversario al flop. Nella migliore delle occasioni passerà qui, ma se vede e poi fa check al turn, voi potete fare check a turno ed ottenere la free card.
Ovviamente, questa è una giocata molto rischiosa. Se al flop il vostro avversario dovesse rilanciare ulteriormente, otterreste l'effetto opposto trovandovi in ua situazione molto costosa. Questa mossa è meglio riservarla per quelle occasioni in cui ritenete l'avversario abbia una mano abbastanza scarsa da poterla passare o comunque tanto marginale che un rilancio lo possa indurre a rallentare il gioco.
Un Tell
C'è una commune tecnica che potreste osservare in un giocatore durante una gara dal vivo se sta cercando una free card. Inizierà a prendere in mano un bel po' delle proprie chips quando è il vostro turno nel tentativo di indurvi a non puntare facendovi credere di essere pronto a rilanciare forte se lo farete. State attenti a questo "tell" ed sfuggite alla tentazione di usarlo voi stessi.
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Pollo64- Numero di messaggi : 83
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